François Boucher - Jeune fille endormie
Un rosso grido - Grazia FresuTi chiamerò nel segno più leggero
di un sorriso che resta
sentendo nel messaggio delle sere
l'ironia che sovverte
l'intenzione della pena ostinata,
voglio ancora godere dei tuoi occhi,
cercarti al fondo dell'apparenza
e poi del mutamento,
voglio sfiorarti un poco oltrepassando
la soglia reticente dell'ardore,
la tempesta è selvaggia,
recide tra sabbia e gigli
quel salmastro passo
che sempre mi fu caro,
col vento ti trapasso, ti ricamo
un volto di bellezza quasi estrema,
mi ritaglio sull'onda un rosso grido
e la conchiglia che invoca
sospensioni dell'attesa
al vago la consegno, a quel valore
perso tra i monti della solitudine.
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