dipinto di Charles Levier
da La finestra – Ghiannis Ritsos
Ti è mai capitato di guardare
il mare attraverso un vetro? Sotto la superficie mossa
appare splendido il fondo nella sua immobilità,
in un ordine cristallino, indisturbato e fragile a un tempo,
in una muta santità – come dicevamo. Soltanto
che ti manca il fiato se rimani così più a lungo,
perciò sollevi di nuovo la testa in aria
o apri questa finestra (ma consapevole stavolta), o esci dalla porta.
E non c’è più niente che pieghi la tua vita e ti faccia abbassare lo sguardo,
e non c’è niente che tu non possa mostrare con orgoglio e cantare,
e non c’è niente che ti impedisca di volgere il suo viso verso il sole.
da Quarta dimensione, Crocetti Editore, Milano 2013
il mare attraverso un vetro? Sotto la superficie mossa
appare splendido il fondo nella sua immobilità,
in un ordine cristallino, indisturbato e fragile a un tempo,
in una muta santità – come dicevamo. Soltanto
che ti manca il fiato se rimani così più a lungo,
perciò sollevi di nuovo la testa in aria
o apri questa finestra (ma consapevole stavolta), o esci dalla porta.
E non c’è più niente che pieghi la tua vita e ti faccia abbassare lo sguardo,
e non c’è niente che tu non possa mostrare con orgoglio e cantare,
e non c’è niente che ti impedisca di volgere il suo viso verso il sole.
da Quarta dimensione, Crocetti Editore, Milano 2013
trad. Nicola Crocetti
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