Antonio Canova - Endimione dormiente
Di fronte alla statua
d’Endimione – Costantino Kavafis
Giungo sul Latmo dopo lungo viaggio.
Da Mileto mi traggono mule bianche bardate d’argento,
sopra un candido carro. Ma l’intento
d’offrire a Endimione un religioso omaggio
sin da Alessandria mosse la trireme col rosso paramento.
Ecco la statua. Come in estasi, miro qua
Endimione, la sua celebre beltà.
Cesti di gelsomini vuotano i servi, e fra messaggi
Augurali s’avvivano remote voluttà.
Trad. Filippo Maria Pontani
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