Kenne Grégoire - Natura morta
Il pranzo di Babette,
in Capricci del destino - Karen
Blixen
Il generale Loewenhielm, che
sospettava un poco di quel vino, ne bevve un sorsetto, sussultò, sollevò il
bicchiere prima all’altezza del naso e poi degli occhi, e lo posò poi,
sbalordito. “Che strano!” pensò. “Amontillado! E del miglior Amontillado che
abbia mai assaggiato”. Dopo un attimo, per mettere alla prova le reazioni del
suo gusto, prese una mezza cucchiaiata di minestra, poi una cucchiaiata piena,
e posò il cucchiaio. “È veramente strano!” disse a se stesso, “perché sto
certamente bevendo brodo di tartaruga... e che brodo di tartaruga!” [...]
Quando fu servita una nuova pietanza rimase in silenzio. “Inaudito!” disse a se
stesso, “questo è Blinis Demidoff!” Si guardò intorno, osservò i suoi compagni
di tavola. Mangiavano tutti calmi calmi il loro Blinis Demidoff, senza dar mai
segno di stupore o di approvazione, come se lo avessero mangiato ogni giorno
per trent’anni di fila [...] Il generale Loewenhielm posò di nuovo il
bicchiere, si rivolse al suo vicino di destra e gli disse: “Ma questo è
certamente un Veuve Cliquot 1860!” Il vicino lo guardò cortesemente, gli
sorrise e fece un’osservazione sul tempo.
trad. P. Ojetti
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