2 settembre 2018

da “Crocevia” - Mario Vargas Llosa

Egon Schiele - Two women embracing. Acquerello, Carta, Matita, Guazzo, 1915
da “Crocevia” - Mario Vargas Llosa
(…)
Sorpresa, piena di vergogna, Marisa si chiese di nuovo se fosse sveglia o stesse ancora sognando ma alla fine prese coscienza di ciò che il suo corpo sapeva già: era eccitata. La pianta delicata che scaldava il collo del suo piede le aveva acceso la pelle e i sensi e, di sicuro, se si fosse portata una mano tra le gambe,, si sarebbe trovata bagnata. “Sei impazzita?” si disse. “Ti ecciti con una donna? Da quando in qua, Marisita?” Si era eccitata spesso da sola, ovviamente, e qualche volta si era anche masturbata strofinandosi un cuscino tra le gambe, ma sempre pensando agli uomini. Che ricordasse, con una donna mai e poi mai! Eppure in quel momento lo era, tremava tutta e aveva una voglia matta che non si toccassero solo le loro estremità ma i loro corpi tutti interi, per sentire ovunque, come sul collo del piede, la vicinanza e il tepore dell’amica.
Con un movimento leggerissimo, il cuore in tumulto, fingendo un respiro che assomigliasse al sonno, si spostò un po’, in modo che, pur non toccandola, avvertì a pochi millimetri la schiena, le natiche e le gambe di Chabela. Udiva meglio il suo respiro e le parve di avvertire un’emanazione recondita esalata da quel corpo vicinissimo, che arrivava a lei e la avvolgeva. Suo malgrado, come se non fosse del tutto consapevole di ciò che faceva, mosse lentissimamente la mano destra e la posò sulla coscia dell’amica. “Benedetto coprifuoco”, pensò. Sentì il cuore che batteva più forte: Chabela si sarebbe svegliata, le avrebbe scostato la mano: “Stai lontano da me, non mi toccare, sei impazzita? Cosa ti salta in mente?” Ma Chabela non si muoveva e pareva immersa in un sonno profondo: La sentì inspirare, espirare, ebbe l’impressione che la sua aria venisse verso di lei, le entrasse dalle narici e dalla bocca e le riscaldasse le viscere. Sembrava assurdo ma a tratti, in preda all’eccitazione, pensava al coprifuoco, ai blak-out, ai sequestri – soprattutto quello di Cachito – e alle bombe dei terroristi. Che paese, che paese!
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Traduzione di Federica Niola
Giulio Einaudi Editore s.p.a. Torino 2016

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