da “I segreti della tavola di Montalbano” – Stefania
Campo
Il mercato della Vuccirìa
a Palermo
Durante una trasferta
a Palermo Montalbano porta con sé la fidanzata Livia; tappa obbligata è allora
il mercato della Vuccirìa, dove al commissario riaffiorano alla mente i cari
ricordi di quando studiava giurisprudenza in questa città. “…andarono
alla Vuccirìa. Livia era stordita e travolta dalle voci, dagli inviti,
dalle grida delle mercanzie, dalla parlata, dalle contraddizioni, dalle
fulminee risse, dai colori così accesi da parere finti, pittati. Il
sciàuro del pesce frisco si mescolava a quello dei mandarini, delle interiora
d’agnello bollite e cosparse di caciocavallo, la cosiddetta mèusa, delle
fritture, e l’insieme era una fusione irripetibile, quasi magica.
Montalbano si fermò davanti a un negozietto d’abiti usati. ‘Quando
frequentavo l’università e venivo qui a mangiarmi il pane con la mèusa,
che oggi mi farebbe semplicemente scoppiare il fegato, questo era un negozio
unico al mondo. Ora vendono abiti usati, allora gli scaffali, tutti, erano
vuoti; il proprietario, don Cesarino, se ne stava assittato darrè il
bancone, anche quello accuratamente vacante di tutto e riceva i
clienti’”. (Il cane di terracotta)
Pane con la mèusa
Ingredienti:
1 pezzo di milza
precedentemente bollita e tagliata sottile
1 pezzo di polmone
bollito e tagliato a scampoli
1 pezzo di trachea
bollita e tagliata a pezzi piccolissimi
1 piccola quantità di
strutto
scaglie di
caciocavallo o di ricotta salata In una padella calda fate sciogliere lo
strutto, una volta sciolto immergete il polmone e la trachea. Di tanto in tanto
mescolate affinché il polmone e la trachea risultino ben cotti; a questo punto
unite alcune fettine di milza e amalgamate con il resto. A parte tagliate a
metà un panino tondo (meglio la cosiddetta vastedda, facilmente
reperibile in molti panifici), svuotatelo della mollica e riscaldate la
parte superiore appoggiandola alla padella. Nella parte inferiore iniziate a
distendere le fettine di milza aiutandovi con una forchetta; successivamente,
con un cucchiaio raccogliete pezzi di polmone e trachea e uniteli alla milza;
schiacciate i due lembi di pane per far gocciolare lo strutto superfluo e
completate con del caciocavallo tagliato a scaglie sottili o con fette di
ricotta.
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