Fernando Botero - Uomo che fuma
da “Gli amori
difficili” – Italo Calvino
L'avventura di un bandito, (1949)
(…)
Armanda spegne la
luce all'abatjour e sospira. Gim fuma. Lilin dorme nel corridoio. Armanda si
gira. Gim spegne nel portacenere. Bussano alla porta.
Con una mano Gim già
tocca la rivoltella nella tasca della giacca, con l'altra ha preso Armanda per
un gomito, che stia attenta. Il braccio d'Armanda è grasso e morbido; stanno un
po' fermi così.
- Chiedi chi è,
Lilin, - fa Armanda, piano.
Lilin sbuffa dal
corridoio. - Chi c'è? - fa, con malgarbo.
- Eh, Armanda, sono
io, Angelo.
- Chi Angelo? - fa
lei.
- Angelo il
maresciallo, Armanda, passavo di qui, ho pensato di salire... Puoi aprire un
minuto?
Gim è già uscito dal
letto e fa segno di star zitti. Apre una porta, guarda nella toilette, prende
la sedia coi suoi vestiti e la porta di là.
- Nessuno m'ha visto.
Sbrigalo presto, - dice piano e si chiude nella toilette.
- Vieni, Lilin bello,
rimettiti a letto, alé, Lilin -. Armanda da coricata dirige gli spostamenti.
- Allora, Armanda, mi
vuoi far aspettare, - dice l'altro dalla porta.
Con calma Lilin raccatta
coperta, guanciale, tabacco, fiammiferi, cartine, portacenere, torna a letto, si
mette sotto e tira il lenzuolo sugli occhi. Armanda s'attacca al tirante e apre
la porta.
Entrò Soddu, con la
sua aria gualcita di vecchio agente in borghese, i baffetti grigi sulla faccia grassa.
- Vai a spasso fino a
tardi, maresciallo, - disse Armanda.
- Oh, facevo un giro
così, - dice Soddu, - e m'è venuto di farti visita.
- Cosa volevi?
Soddu stava a capo
del letto, s'asciugava il viso sudato nel fazzoletto.
- Niente, una
visitina così. Novità?
- Novità cosa?
- Per caso non
avresti visto l'Albanesi?
- Gim? Cos'ha
combinato?
- Niente. Ragazzi...
Gli volevamo chiedere una cosa. L'hai visto?
- Tre giorni fa.
- No. Adesso.
- È due ore che
dormo, maresciallo. Ma perché vieni da me? Và dalle sue: la Rosy, la Nilde,
Lola...
- È inutile: quando
combina un guaio gira al largo.
- Qua non è stato.
Sarà per un'altra volta, maresciallo.
- E bè, Armanda,
chiedevo, vuol dire che son contento d'averti fatto una visita.
- Buona notte,
maresciallo.
- Buona notte, eh.
Soddu si voltò ma non
se n'andava.
- Dicevo, ormai è
mattina e non faccio altri giri. Tornare a mettermi in quella branda, non ne ho
cuore.
Visto che ci sono,
quasi avrei voglia di fermarmi, eh, Armanda?
- Maresciallo, sei
sempre così bravo, ma a quest'ora a dir la verità ho finito di ricevere, è
questo il fatto, maresciallo, ognuno ci ha il suo orario.
- Armanda, un amico
come me -. Soddu già si toglieva la giacca, la maglietta.
- Tu sei bravo,
maresciallo; ci vedessimo domani sera?
Soddu continuava a
spogliarsi: - È per far venir mattina, capisci, Armanda. Allora: mi fai posto.
(…)
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