opera di Bogusław Jagiello
Prima
del viaggio - Wislawa
Szymborska
Di lui si dice:
spazio.
E facile
definirlo con questa sola parola,
assai più
difficile con molte.
Al tempo stesso
vuoto e pieno di ogni cosa?
Chiuso
ermeticamente, benché aperto,
dato che nulla
può sfuggire a
esso?
Dilatato all’infinito?
Ma se ha una
fine,
con cosa,
diamine, confina?
Sì, sì,
d’accordo. Ma ora dormi.
È notte e
domani ti aspettano cose più urgenti,
perfette per la
tua misura definita:
toccare oggetti
collocati vicino,
lanciare
occhiate a una distanza voluta,
ascoltare voci
accessibili all’orecchio.
E in più questo
viaggio dal punto A al punto B.
Decollo alle
12.40, ora locale,
e il volo sopra
matasse di nubi del posto
lungo una
sottile striscia di cielo,
una qualunque, all’infinito.
da Wislawa Szymborska. La gioia di scrivere, tutte le poesie
(1945 – 2009)
a cura di Pietro Marchesani - Adelphi Editore
Nessun commento:
Posta un commento