opera di Steve Hanks
da "La sonata al chiaro di luna" – Ghiannis Ritsos
Lasciami
venire con te. Che luna stasera!
La luna è
buona – non si vedrà
che si sono
imbiancati i miei capelli. La luna
me li farà
ancora biondi. Non te ne accorgerai.
Lasciami
venire con te.
Con la luna ingrandiscono le ombre nella casa,
mani
invisibili tirano le tende,
un dito
pallido scrive sulla polvere del piano
parole
dimenticate – non le voglio sentire. Taci.
Lasciami
venire con te
poco più
avanti, fino al recinto del mattonificio,
fin dove la
strada svolta e appare
la città
d’aria e di cemento, calcinata dal chiaro di luna,
così
indifferente e immateriale
così
positiva, quasi metafisica,
che puoi
finalmente credere che esisti
e non esisti
che non sei mai esistito, non è esistito il tempo con la sua rovina.
Lasciami
venire con te.
(...)
(...)
traduzione di Nicola Crocetti
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