Kelly Reemtsen - Striking
La
musa in collera - Wislawa Szymborska
Perché scrivo
canti d’amore
così raramente?
Questa domanda
già prima
me la potevi
fare,
ma tu, come si
comporta
ogni uomo
indulgente,
aspettavi la
scintilla
che in strofa
s’accende.
È vero, taccio
– ma taccio
solo per timore
che il mio
canto in futuro
mi dia dolore,
che verrà
giorno e d’un tratto
smentirà le
parole,
resteranno
ritmi e rime,
se ne andrà
l’amore,
e sarà
inafferrabile
come l’ombra di
un ramo.
Oh, sì, un
normale timore
mi lega la
mano.
Questo mio
silenzio
so però
spiegare.
Come incidere
su pietra
parole audaci,
se neppure oso
toccare.
petalo di rosa?
Timore
arciprudente,
tu mi fai
paurosa…
Quando misi
mano al foglio,
c’era un altro
fra noi.
Non attese,
corse fuori
sbattendo la
porta.
Se era il vento
che entrava
– poco importa,
ma se
era la musa, la
Musa
dei canti
d’amore?
So che la mia
prodezza
indignerà i
vicini.
Ma dica pure la
gente
ciò che le
pare.
Correrò giù e
griderò
ai quattro
venti:
Erato, torna!
Aspetta!
Erato, mi senti?
da Wislawa Szymborska. La
gioia di scrivere, tutte le poesie (1945 – 2009)
a cura di Pietro Marchesani - Adelphi Editore
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