3 novembre 2021

La carne quando è sola - Vera Lucia De Oliveira

dipinto di Eric Bowman
La carne quando è sola - Vera Lucia De Oliveira

camminare nel buio
incespicando a fatica
non si raggiunge l'uscita
non si fa che girare in cerchio
barcollare sui lembi
della stessa ferita

Rainer Maria Rilke - La notte prende in segreto

Eric Bowman - Ancient of Days
Rainer Maria Rilke - La notte prende in segreto

La notte prende in segreto dai tuoi capelli
dimenticati riflessi tra le pieghe della tenda.
Guarda, desideravo soltanto le tue mani tra le mie

e quiete e silenzio e in me profonda pace.

Così la mia anima s’accresce e spezza in mille
schegge la monotonia dei giorni; e si fa immensa:
sul suo molo al chiarore dell’alba
muoiono le prime onde dell’eternità.

La carne quando è sola - Vera Lucia De Oliveira

dipinto di Eric Bowman
La carne quando è sola - Vera Lucia De Oliveira

quanto era bello il mare azzurro d'estate il vento
fra i corridoi il bianco nelle case illuminate dal sole
poi ho visto le cose sformarsi e prendere a soffrire
come se si fossero pentite della loro felicità 

L’hai amata, vero? - Charles Bukowski

dipinto di Eric Bowman
L’hai amata, vero? - Charles Bukowski

“L’hai amata, vero?”
Lui sospirò
“Come posso risponderti? Lei era matta”
Sì passò la mano tra i capelli
“Dio se era tutta matta.
Ogni giorno era una donna diversa
Una volta intraprendente, l’altra impacciata.
Una volta esuberante, l’altra timida. Insicura e decisa.
Dolce e arrogante.
Era mille donne lei, ma il profumo era sempre lo stesso
Inconfondibile
Era quella la mia unica certezza.
Mi sorrideva sapeva di fregarmi con quel sorriso
Quando sorrideva io non capivo più nulla
Non sapevo più parlare ne pensare
Niente, zero
C’era all’improvviso solo lei
Era matta, tutta matta
A volte piangeva
Dicono che in quel caso le donne vogliono solo un abbraccio
Lei no
Lei si innervosiva
Non so dove si trova adesso ma scommetto che è ancora alla ricerca di sogni
Era matta tutta matta
Ma l’ho amata da impazzire”.

Sartiame - Jaime Grcia Terrés

dipinto di Eric Bowman
Sartiame - Jaime Grcia Terrés

Sistemo i miei dolori come posso, vado di fretta.
Li metto nelle tasche o li nascondo scioccamente
sotto la pelle dentro le ossa;
alcuni, un bel po’
vagano sparsi per il sangue,
rosse rabbie improvvisamente in malora.
Tutto perché non ho un posto per ogni cosa;
tutto per colpire i vaghi fianchi del tempo
con speroni che non conoscono calma o respiri. 

Mary McNeely - Edgar Lee Masters

Eric Bowman - Oswego Homestead  
Mary McNeely - Edgar Lee Masters

Viandante,
amare è ritrovare la propria anima
attraverso l'anima dell'amato.
Quando l'amato se ne stacca
allora tu l'hai perduta.
È scritto: ”Ho un amico,
ma il mio dolore non ha amici”.
Di qui i miei lunghi anni solitari nella casa
paterna,
cercando di riavere me stessa
e trasformare il mio dolore in qualcosa di alto.
Ma c'era mio padre coi suoi dolori,
che sedeva sotto il cedro,
una visione che s'impresse nel mio cuore alla fine
portandovi riposo infinito.
Oh, voi anime che avete avuto una vita
fragrante e bianca come le tuberose
nell'oscuro grembo della terra,
eterna pace!

trad. Fernanda Pivano
Antologia di Spoon River, Giulio Einaudi S.p.A. Torino
Prima edizione "Universale Einaudi" 1943 

Musica - Amy Lowell

dipinto di Charles Levier

Musica - Amy Lowell

Il vicino siede alla sua finestra e suona il flauto.
Posso sentirlo dal mio letto,
E le tonde note svolazzano, picchiettando per la stanza,
Urtandosi una con l’altra,
Confondendosi agli improvvisi accordi.
E’ veramente bello
Con le piccole note di flauto tutte intorno a me,
Nell’oscurità.

Durante il giorno,
Il vicino mangia pane e cipolla con una mano
E con l’altra copia musica.
Egli è grasso e calvo,
Perciò io non lo guardo,
Ma corro in fretta sotto la sua finestra.
Vi è sempre il cielo
O l’acqua nel pozzo da guardare!

Ma quando sorge la notte e lui suona il flauto,
lo lo penso come fosse un giovanotto,
Con sigilli d’oro al suo orologio,
E una giacca azzurra con bottoni d’argento.
Mentre sono a letto
Le note del flauto si spingono contro le mie
orecchie, le mie labbra.
E mi addormento, sognando.

§

The neighbour sits in his window and plays the flute.
From my bed I can hear him,
And the round notes flutter and tap about the room,
And hit against each other,
Blurring to unexpected chords.
It is very beautiful,
With the little flute-notes all about me,
In the darkness.

In the daytime,
The neighbour eats bread and onions with one hand
And copies music with the other.
He is fat and has a bald head,
So I do not look at him,
But run quickly past his window.
There is always the sky to look at,
Or the water in the well!

But when night comes and he plays his flute,
I think of him as a young man,
With gold seals hanging from his watch,
And a blue coat with silver buttons.
As I lie in my bed
The flute-notes push against my ears and lips,
And I go to sleep, dreaming.

Le chat e le soleil - Maurice Careme

Finferlo
Le chat e le soleil - Maurice Careme

Le chat ouvrit les yeux,
Le soleil y entra.
Le chata ferma les yeux,
Le soleil y resta.

Voilà porquoi, le soir
Quand le chat se rèveille,
J'aperçoisans le noir
Deux morceaux de soleil.