8 aprile 2016

William Shakespeare - Sonetto n. 9

ritratto di Luigia Douglas Scotti d'Adda - Francesco Hayez
William Shakespeare - Sonetto n. 9

Forse temendo di bagnare i cigli
d’un vedovo, tu sola ti consumi?
Se morte t’avrà colta senza figli
piangerà il mondo, orbato dei tuoi lumi.
E vivrà il mondo in vedovanza amara,
se partirai senza lasciare un’orma:
chi perde moglie serba per sé cara,
negli occhi dei bambini, la sua forma.
Il bene che un incauto ha prodigato
si muta luogo, e sempre dà conforto;
beltà sprecata la divora il fato,
chi l’ha e non l’usa, ne commette aborto.
Amor non fa sentire la sua voce
a chi compie di sé il delitto atroce.

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