24 luglio 2016

Nausicaa – Luis Alberto de Cuenca

opera di Pascal Chove
Nausicaa – Luis Alberto de Cuenca

Il mare di Omero ride per te,
che ti appoggi nuda al parapetto
in cerca d’aria fresca, con la coppa
di nettare in mano, mentre d’intorno
vanno e vengono gli ospiti alla festa
che hai dato nel palazzo di tuo padre.
L’aria pura inonda i tuoi polmoni
e il nettare ti sale alla testa.
Ed ecco arrivare alla terrazza
l’uomo della tua vita. Unisce in sé
nobilmente la forza e la sapienza.
Ulisse è il suo nome. Tu non ignori
che non si tratterrà. Già tante volte
sognasti il suon disprezzo… Tuttavia,
lo scintillare dei tuoi occhi insinua:
“Non mi sazio di vederti”. E le tue orecchie
reclamano: “Parlami, dammi parole
per vivere”. E con il sesso dici:
“Padrone, fai di me ciò che ti piace”.
Tutto è abbandono in te, dolce Nausicaa.
Ma lui è annoiato dalla festa,
perso dietro al ricordo della patria,
e non considera te, né quel tuo corpo
di dea crivellato di messaggi
che non arriveranno mai a destinazione.

trad. di Stefano Bernardinelli
da Poesia n. 317 – Luglio/Agosto 2016

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