dipinto di Cesar Santos
Mi sono abituato a bere la notte lentamente - Juan Gelman
Mi sono abituato a bere la notte lentamente, perché so
che la abiti, non importa dove, popolandola di sogni.
Il vento della notte abbatte stelle tremanti fra le mie mani,
che ancora non si adattano, vedove inconsolabili della tua chioma.
Nel mio cuore si agitano gli uccellini che in lui hai seminato
e a volte gli darei la libertà che esigono per ritornare a te
con il gelido filo del coltello.
Ma non può essere. Perché sei tanto in me, tanto viva
in me, che se morissi io, ti morirei.
traduzione di Laura Branchini
Mi sono abituato a bere la notte lentamente, perché so
che la abiti, non importa dove, popolandola di sogni.
Il vento della notte abbatte stelle tremanti fra le mie mani,
che ancora non si adattano, vedove inconsolabili della tua chioma.
Nel mio cuore si agitano gli uccellini che in lui hai seminato
e a volte gli darei la libertà che esigono per ritornare a te
con il gelido filo del coltello.
Ma non può essere. Perché sei tanto in me, tanto viva
in me, che se morissi io, ti morirei.
traduzione di Laura Branchini
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