Kaos – Antonella Malvasi
Chaos – e.m.
(Kaos – Antonella Malvasi)
Dunque, per primo fu il Chaos, e poiGaia dall'ampio petto, sede sicura per sempre di tuttigli immortali che tengono le vette dell'Olimpo nevoso,e Tartaro nebbioso nei recessi della terra dalle ampie strade,e poi Eros, il più bello fra gli dèi immortali,che rompe le membra, e di tutti gli dèi e di tutti gli uominidoma nel petto il cuore e il saggio consiglio.Da Chaos nacquero Erebo e nera Nyx.Da Nyx provennero Etere e Hemereche lei partorì concepiti con Erebo unita in amore.Esiodo, Teogonia, Trad. Graziano Arrighetti
Una sensazione di smarrimento
di fonte alla colonna di fumo
che s’innalza in alto.
Un malessere mi avvolge
guardando i colori cupi dell’opera.
Gli interrogativi si affollano
mentre cerco di entrare
in quel caos di colori voluti dall’artista.
È il caos che ormai è diffuso nel mondo?
È il caos prossimo se non si interviene sul clima?
È il caos delle tante guerre?
È un caos simbolo del degrado sociale?
A me viene in mente il Kaos primordiale della mitologia.
Il Chaos è nella mitologia
e nella cosmogonia
lo stato primordiale, il buio,
da cui vennero fuori gli dèi e gli uomini.
Caos, vuoto primordiale,
un gorgo buio, un abisso senza fine
dove tutti siamo destinati?
Eppure dal Caos nasce la terra?
L’artista vuole dirci della necessità di una rinascita?
Questo io vedo nell’opera.
Quando abbasso gli occhi rimane l’immagine,
il malessere e mille domande.
Febbraio 2023
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