Versi - Jaroslav Seifert
Isolarsi con chi, con chi restar solo
e star piantati sopra l’abisso?
E piangere? Pianse una volta il vecchio Abramo
e un angelo s’involò in manto d’ermellino.
Io non so dove è il Nord, mente il compasso
e mentono tutte le ragazze.
Corri al crocevia, tre vie insieme
ti indicherà la colonna.
Dai capelli delle giudee esala odore forte,
sono le comete che volano.
Mi ròteano gli occhi, ma solo a ellissi
che non sono visibili.
Abbiamo dimenticato le Muse,
quelle senz’ali.
Avere per amanti le Meduse, ah le Meduse,
che dànno baci incandescenti.
Un bastone di corallo e poi via,
dove regnano le seppie,
gustar latte di balene
se qualcuno c’è che te lo versa.
Adieu, adieu, adieu!
Isolarsi con chi, con chi restar solo
e star piantati sopra l’abisso?
E piangere? Pianse una volta il vecchio Abramo
e un angelo s’involò in manto d’ermellino.
Io non so dove è il Nord, mente il compasso
e mentono tutte le ragazze.
Corri al crocevia, tre vie insieme
ti indicherà la colonna.
Dai capelli delle giudee esala odore forte,
sono le comete che volano.
Mi ròteano gli occhi, ma solo a ellissi
che non sono visibili.
Abbiamo dimenticato le Muse,
quelle senz’ali.
Avere per amanti le Meduse, ah le Meduse,
che dànno baci incandescenti.
Un bastone di corallo e poi via,
dove regnano le seppie,
gustar latte di balene
se qualcuno c’è che te lo versa.
Adieu, adieu, adieu!
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