12 agosto 2015

Bleeker Street, estate - Derek Walcott

Bleeker Street, estate - Derek Walcott

L’estate per la prosa e i limoni, per la nudità e il languore,
per l'eterna indolenza del ritorno immaginato,
per i rari flauti e i piedi scalzi, e la stanza da letto in agosto
dalle lenzuola arruffate e il sale della domenica, ah violini!

Quando premo i crepuscoli estivi insieme, è
un mese di fisarmoniche di strada e spruzzatori
che adagiano la polvere, piccole ombre che fuggono da me.

È musica che si apre e si chiude, Italia mia, su Bleecker,
ciao, Antonio, e le grida d’acqua dei bambini
che strappano il cielo rosa in rivoli di carta;
è il crepuscolo nelle narici e nell’odore dell’acqua
lungo strade imbrattate che non ti portano all’acqua,
e isole e limoni raccolti nella mente.

Laggiù c’è l’Hudson, in fiamme come il mare.
Ti spoglierei nell’afa estiva, e riderei e asciugherei
la tua pelle bagnata se mi venissi a trovare.

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