18 marzo 2019

Sonetti a Orfeo 1, XXIV – Rainer Maria Rilke

Baccio Bandinelli, pseudonimo di Bartolommeo Brandini - Orfeo
Sonetti a Orfeo 1, XXIV – Rainer Maria Rilke

La nostra antica amicizia, i grandi dèi
che mai lusingano, dovremmo ripudiarli perché
l'acciaio che severi educammo li ignora, o forse
cercarli d'un tratto come punti su una mappa?

Questi amici potenti che ci prendono
i morti, mai li sfiora la corsa delle nostre ruote.
Lontano da loro spostiamo le terme, i banchetti,
oltre il lento passaggio di quei messaggeri

da sempre avanziamo veloci. Noi assegnati
gli uni agli altri, e più soli, tra sguardi che s'ignorano
noi non tracciamo sentieri su dolci meandri,

ma su vie dritte. Solo nelle fabbriche brucia ancora
il fuoco antico e si levano i martelli, sempre più enormi.
Ma la nostra forza come nuotando si disperde.

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