29 settembre 2014

Ottobre - Enzo Montano



Ottobre - Enzo Montano

Attendo l’attimo del distacco doloroso
nel brivido della crudeltà meravigliosa
della luce luminosa del pomeriggio limpido.

In questo oceano di dolcezza annego e
attendo il refolo che dona la morte:
mi espunge dal ramo di una vita.

Per voi versi cesellati da poeti per me la fine,

per voi la vita è anni e somma di decenni;
per me solo incompleta evoluzione.

Il vento mi sostiene in giravolte tra le rose,
i raggi di luce esaltano riflessi d’oro,
pencolo leggera nell’ultimo respiro.

Vivo l’attimo di festanti bimbi:
dal portone della scuola gioiosi,
lungo la via dell’esistenza intera.

Amori nuovi di giovani fanciulle in fiore,
raggi delicati accarezzano lievi
ansanti membra abbronzate ancora.

Verde intenso poi giallo quasi oro: 

è questo il mio inverno, per voi ancor lontano.
Non bianco e alberi spogli ma tripudio di colori.

Inno possente della primavera,
ornamento fresco degli orpelli estivi.
Foglia calpestata e morta al termine del viale.

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