13 luglio 2015

Vladimir Majakovskij - 150.000.000

Vladimir ' Majakovskij - 150.000.000

150.000.000 è il nome dell’artefice di questo poema.
Ritmo è il proiettile.
_Rima è il fuoco che brucia di edificio in edificio.
150.000.000 parlano per bocca mia.
Quest’edizione è stata stampata
___________________Con la rotativa dei passi
Sulla velina dei selciati.

Chi interrogherà la luna?
__________Chi chiederà i conti al sole:
______________perché
__________________fate voi le notti e i giorni?
Chi darà il nome all’autore geniale della terra?
Così,
_____anche questo
___________mio
______________poema
_________________non ha nessuno per autore.
E sua sola idea è:
____________brillare per il domani che sorge.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

E’ per questo
___________Che oggi
__________________Gli occhi del mondo intero
_______________________________________Sono sopra di noi,
che gli orecchi di tutti sono tesi
___________a cogliere il nostro minimo segno;
è per vedere questo
è per ascoltare queste parole :
è
__la volontà della rivoluzione,
____________ gettata oltre l’ultimo confine,
il meeting
_________delle carcasse di macchine,
delle genti e dei corpi di animali
sono
___mani,
______zampe,
___________chele,
________________leve
____________________alzate là,
______________________dove l’aria si dirada,
intrecciate in un giuramento unanime.
I poeti
______Che innalzano la loro voce celeste,
dimenticateli,
___________ascoltate questi canti :
«Siamo venuti attraverso le capitali,
_________tra la tundra ci siamo aperti il passo,
______________abbiamo marciato nel fango e nelle pozze.
Siamo venuti a milioni,
_______________milioni di lavoratori,
________________________milioni di operai e impiegati.
Siamo venuti dagli alloggi,
______________siamo evasi dai depositi,
__________________dai passaggi illuminati degli incendi.
Siamo venuti a milioni,
_____________milioni di oggetti,
_____________________mutilati,
_________________________rotti,
______________________________devastati.

Siamo scesi dalle montagne,
______siamo venuti strisciando dalle foreste,
__________________dai campi rosi dagli anni.
Siamo venuti,
_________a milioni,
_____________milioni di bestie
___________________inselvatichite,
__________________________abbruttite,
_______________________________affamate.
Siamo venuti :
____________milioni
__________________di senzadio,
_________________________di pagani
________________________________e di atei;
battendo
_______la fronte,
_______________il ferro arrugginito
______________________________i campi :
____________________________________tutti
con fervore,
diremo a Dio la nostra preghiera.
Scendi,
______non da un morbido
_____________________letto stellato,
dio di ferro,
___________dio di fuoco
dio, non Marte,
______________né Nettuno, né Vega,
dio di carne :
____________dio-uomo!
Dalle secche delle stelle
Ormai libero,
terrestre,
________fra noi
scendi,
______appari!
Non colui
_________«che è nei cieli».
Ora,
sotto gli occhi di tutti,
faremo
______anche noi
_______________i nostri
_____________________miracoli.
Noi ci impenniamo,
pronti a batterci
in tuo nome
__________nel fumo
e nel tuono.
Le nostre gesta saranno
____________Più difficili di quelle del creatore,
che ha riempito
_____________il vuoto di cose.
Noi dobbiamo
____________Creare il nuovo
Con l’immaginazione
_____________E anche dinamitarde il vecchio.
Sete, versaci da bere!
Fame, dacci da mangiare!
È tempo
________Di lanciare
I corpi in battaglia.

Più fitte le pallottole
Sopra i codardi
Sul mucchio dei fuggenti
Scoppi di mitraglia!

Sì cosi!
Dal fondo delle anime!
Con fuoco,
_________fiamma,
________________ferro
____________________e luce,
brucia,
______scotta,
____________taglia,
__________________distruggi!
Le nostre gambe
___________Sono passaggi fulminei di treni.
Le nostre braccia
_________Sono ventagli che spazzano i campi.
Le nostre pinne sono piroscafi.
Le nostre ali sono aeroplani.
Marciare!
_________Volare!
_______________Navigare!
________________________Rotolare!
Controlliamo il registro dell’universo intero.
Questo oggetto è utile:
___________________va bene, può servire.
Inutile :
________Al diavolo!
_________________Una crocetta nera!
Noi
___Ti annienteremo,
__________________universo romantico!
Non più fede:
____________nell’anima
_____________________elettricità,
_____________________________vapore.
Non più poveri:
________intascate le ricchezze dei mondi interi!
Uccidete il vecchiume!
___________I crani servano come portacenere!
Tolto via il vecchiume,
dopo la selvaggia disfatta,
un nuovo mito
tuonerà nel mondo.
Tempo-barriera :
ti forzeremo con i piedi.
Mille arcobaleni
Coloriranno il cielo.

In un mondo nuovo si chiuderanno
_Le rose e i sogni insozzati dalle rime dei poeti.
Tutto è fatto
_________Per il piacere
_______________Dei nostri occhi
______________________Di bambini cresciuti!
Noi sapremo
___________Inventare
__________________Rose nuove :
rose di capitali con petali di piazze.
Voi tutti
_______Che portate impresso
___________________Il marchio dei tormenti,
venite dunque dal carnefice d’oggi.
E voi
______Saprete
____________Che gli uomini
____________________Possono essere teneri,
come l’amore
_____che lungo un raggio sale fino a una stella.
L’anima nostra
_____Sarà la foce-unione dei Volga dell’amore.
Che l’acqua conduca
__________________Un altro o te,
ciascuno sarà inondato da uno sguardo luminoso.
Lungo
______Ogni più fine arteria
________________________Noi lanceremo
I battelli fantastici delle invenzioni poetiche.
E così come noi ne abbiamo scritto,
sarà il mondo,
e mercoledì,
___________e ieri,
_______________e oggi,
____________________e sempre,
e domani.
________E così di seguito
_____________________Nei secoli dei secoli!
Per un’estate
___________Di cent’anni,
_____________________combatti,
_____________________________canta :
«Questa sarà la battaglia
_____________________finale,
___________________________la decisiva!».


Ma Wilson non si arrende,
_________________barricato nel suo palazzo,
si serve dell’oro come una molla,
e subito si tende la catena
di formazioni inumane.
Più terribile dei carri armati,
_____________________dei plotoni di soldati,
si leva senza ventre,
_________________con cento bocche,
con milioni di denti
_________________e si scaglia, la fame.
Addenta una città: la spacca come una noce.
Afferra un villaggio: ne fa scricchiolare le ossa.
E gli uomini,
______gli uomini e le bestie,
_______________a manate se li porta in bocca.
Davanti a lei,
____________con l’orecchio teso,
s’apre la strada e s’insinua, la crisi.
L’officina respira.
_______________La crisi ascolta.
Ascolta la crisi --- la fabbrica respira.
Colpisce la fabbrica:
__________________la fabbrica va a terra.
Stringe l’officina :
_______________l’officina cade a pezzi.
Brandisce un pezzo di rotaia come clava.
Tutto va in polvere,
_________________perisce,
_______________________crolla.
Preparati!
_________All’attacco!
__________________Lavora!
________________________Suda!
Il collo della fame,
_____la gola della crisi,
__________noi li strangoleremo
______________col cappio delle strade ferrate!
E quando il respiro dei paesi stava
Per fermarsi,
___________soffocato dalla fame,
solo allora,
_________servendosi come ariete dei treni,
si mise in marcia il trasporto.
Le locomotive, la barba bianca al vento,
si battono,
_________la fame cede,
e, passando sul suo corpo,
_____________________mangiandone i resti,
si misero a passare treni carichi di grano.
Folle
______Di rabbia,
_______________Woodrow
Dà l’ordine:
_________«Colpite subito!»
e invia sciami di soldati nuovi :
il contagio è implacabile.
E si mettono in marcia corazzati di fango,
spirocheta su spirocheta,
_____________________vibrione su vibrione.
Il veleno dei batteri,
_________________le zampe dei pidocchi
infettano il sangue,
________________strisciano sui colli.
Appaiono malattie
_______________Di aspetto inaudito:
d’un tratto,
_________l’uomo
_______________diventa assonnato
si riempie di pustole,
si gonfia
________e scoppia come un fungo,
Allora si mettono in marcia,
________________________comandati
da una farmacia-arcobaleno,
spingono nelle feritoie bottiglie di fenolo,
lazzaretti,
________cliniche,
_______________ospedali.
I pidocchi indietreggiano,
_____________________in mucchio compatto
inseguiti
________dal fuoco
_______________dei microscopi.
La catena disinfettante li batte e li ribatte.
I nemici son riversi,
_________________gambe all’aria.
E al di sopra,
___________brandendo uno stendardo-ricetta,
passa vincitore il Narkomzdrav del mondo intero.

Da Wilson esce un gemito:
son battute la sua fame e le sue malattie,
egli manda la sua ultima armata:
l’armata velenosa delle idee.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Storia,
______in questo capitolo,
____________corri come sul palmo della mano.
Affamate, gementi,
le città si scostano,
_____________e sopra la polvere delle strade
si leva il sole di un’esistenza nuova.

Un anno seguit da zeri innumerevoli.
__________Una festa non segnata
________________Nel calendario della chiesa.
Coperti di stendardi,
_________________gli uomini
________________________e le case.
Forse è
______Il centesimo anniversario della rivoluzione d’Ottobre,
forse
_____è semplicemente
_____________un meraviglioso stato d’animo.
Lanciando i dirigibili sotto la volta dei cieli,
coi treni,
______sulla tolda innumerevoli squadre navali,
in colonne ondulate di fanti,
arrivano e si schierano le formazioni umane.
Grossi di testa,
____________con una rossa aureola,
si schierano i marziani arrivati da Marte.
L’aereo balza nell’aria,
__________________e di nuovo scompare.
E di nuovo l’uccello nasconde il sole.
Di nuovo essi,
____________partiti dai più lontani pianeti,
sventagliano le eliche contro il sole.
I deserti sono spazzati via dal muso del mondo,
gli alberi sono come in una fiaba, tronco dopo tronco.
Su una piazza tutta verde,
_____________________l’Ex-Sahara,
si svolge oggi
____________la sollenne festa annuale.

Giorno dopo giorno discendevano i giorni,
il buio della notte tornava ad infittirsi.

Prima d’aver avuto il tempo di schierarsi,
__________________________________essi
tuonarono:
_________«Si comincia!».
«Voci umane,
______________voci di bestie,
________________________ruggito di fiumi :
intrecciamo ghirlande di lodi nell’aria.
Cantate tutti e tutti ascoltate
______________Il solenne requiem del mondo.
A voi venuti di lontano,
____________________per anni affamati,
che divulgate la novella del paradiso d’oggi,
a voi,
_____che ai millenni avete dato
di che cantare
____________bere,
________________mangiare.
A voi, donne,
____________nate per i manti
d’ermellino,
__________con i corpi rivestiti di stracci,
cadute esanimi
____________nell’attesa del pane,
nella distesa di file interminabili.
A voi,
______legioni di bimbi rachitici,
folle di giovani piegati dalla fame,
a quelli che sono vissuti fino a,
________________________e a quelli
che non sono vissuti fino a là.
A voi,
______bestie,
____________con le costole in fuori,
dimentiche dell’avena mangiata dagli uomini,
che avete lavorato, trascinando qualcuno, qualcosa,
finchè sotto la frusta non siete cadute per sempre.
A voi,
______fucilati sulle barricate dello spirito,
perché i giorni d’oggi venissero cantati,
che avete colto il futuro con orecchio insaziabile,
pittori,
______cantori,
____________poeti.
A voi,
______che nel fumo e nel puzzo,
con la vostra vita appesa a un capello,
come ferro arrugginito, come pignone stridendo,
avete lavorato ugualmente,
_________________avete creato ugualmente.
A voi le parole di inesauribili glorie,
che fioriscono ogni anno senza mai appassire,
a voi, per noi torturati : gloria a voi,
milioni di Ivan viventi,
_____________fatti di mattoni,
____________________e a tutti gli altri Ivan!».
La parata universale si disperdeva ordinata:
il dolore passato non feriva più l’anima.
Gli anni
________Hanno orchestrato
__________________La tristezza nella calma,
l’hanno lanciata come un canto verso i cieli.
Ancora l’eco delle voci ronza:
esse parlano di morti,
__________________di memorie eterne.
E già
______Gli uomini
_______________Nello splendore delle strade
Fanno rotolare l’istante, colorito di allegria.
Ebbene rotola fra l’armonia dei canti,
fiorisci, terra, seminata e trebbiata!
È per te
______La sanguinante Iliade delle rivoluzioni!
L’Odissea degli anni di fame è per te!

1919-1920

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