9 febbraio 2016

Anastasia. Le città invisibili - Italo Calvino

Scanzano - Matera
Anastasia. Le città invisibili - Italo Calvino

Di capo a tre giornate, andando verso mezzodì, l'uomo s' incontra ad Anastasia, cittàbagnata da canali concentrici e sorvolata da aquiloni. Dovrei ora enumerare le merci chequi si comprano con vantaggio: agata onice crisopazio e altre varietà di calcedonio; lodarela carne del fagiano dorato che qui si cucina sulla fiamma di legno di ciliegio stagionato esi cosparge con molto origano; dire delle donne che ho visto fare il bagno nella vasca d'ungiardino e che talvolta invitano - si racconta - il passeggero a spogliarsi con loro e arincorrerle nell'acqua. Ma con queste notizie non ti direi la vera essenza della città: perchémentre la descrizione di Anastasia non fa che risvegliare i desideri uno per volta perobbligarti a soffocarli, a chi si trova un mattino in mezzo ad Anastasia i desideri sirisvegliano tutti insieme e ti circondano. La città ti appare come un tutto in cui nessundesiderio va perduto e di cui tu fai parte, e poiché essa gode tutto quello che tu nongodi, a te non resta che abitare questo desiderio ed esserne contento. Tale potere, cheora dicono maligno ora benigno, ha Anastasia, città ingannatrice: se per otto ore al giornotu lavori come tagliatore d'agate, onici , crisopazi, la tua fatica che dà forma al desiderioprende dal desiderio la sua forma, e tu credi di godere per tutta Anastasia mentre non nesei che lo schiavo.

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