Vado al tuo corpo - Eunice Odio
Vado al tuo corpo come vado ai fiumi,
come vanno i fiumi agli uccelli
e questi allo spazio slegato e florido.
Vengo da te all'ora
in cui tutto è di tutti:
quelli che arrivano, quelli che se ne sono andati,
quelli che ancora non sono giunti,
quelli che non torneranno.
Perché questo è il tuo corpo:
un dentro, un fuori condiviso
da me e dal vento,
dal mare e dagli esseri che lo guardano;
dal colore e dagli assedi dell'autunno
e dalle avventure dell'estate
che indossava cose silvestri
ed è custode delle api
e fonde le erbe in un crogiuolo mattutino,
in un prolungamento di gigli.
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