1 novembre 2019

Bosco - Jorge Arbeleche

foto: red di Von Christiane Steinicke - fotocommunity
Bosco - Jorge Arbeleche

Ascoltati nel crescere per diventare albero.

Guardati il sangue che gioisce alle radici.

Osserva
la linfa che sale lungo i rami.

Sprofonda dentro
gli effervescenti liquidi dei tuoi pori

e innalzati a toccare l'aria
attraverso l'oscillazione ardente del tuo tronco.

Ascoltati come albero.

Rovere, biancospino, tremolante pioppo.

Ombù. Coronillo.
E il tala vorticoso.

Coronillo, un ombù, un tala vorticoso
che li abbraccia
in un nodo di germogli e rami slanciati
fino a creare il primo bosco
dove palpitano
ancora
le grotte le caverne anche gli angoli
dove la foglia caduta si associa alla gramigna
mentre il seme annuncia la fecondazione del giorno.

Bosco
covile di volpi e di banditi
nascondiglio di amanti
altare dove ebbero inizio i rituali danzanti
dei centauri
quando Adone infiammava di carezze
il ventre di Afrodite
fino a coprire il sogno di falene in calore
in cui la sorgente preparava
le sue prime acque
per partorire il fiume.

Perché tutti i fiumi che nascono nei boschi
"finiscono nel mare"
che è la vita.

Insieme siamo il bosco.

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