Claude Monet - The Gare St-Lazare
Banchina della stazione – Jurgen Theobaldy
Calda donna addormentata all’alba
girata sul dorso e tranquilla, col vestito chiaro
attillato sul seno, l’arco del
ventre, le gambe sottili e allungate: così stava,
distesa con le braccia sotto la testa,
respirando appena sulle valigie.
I primi treni entravano nel crepuscolo mattutino
fermandosi vicino a lei, venivano pesanti
dalla notte più fresca, fuligginosi e gocciolanti.
Le stavano attorno i facchini con
valigie e scatole, anche i turisti con gli zaini
sulle spalle, stupiti e facili di presentimenti.
Traduzione di Gio Batta Bucciol
Poesia n. 285, settembre 2013. Crocetti Editore
Calda donna addormentata all’alba
girata sul dorso e tranquilla, col vestito chiaro
attillato sul seno, l’arco del
ventre, le gambe sottili e allungate: così stava,
distesa con le braccia sotto la testa,
respirando appena sulle valigie.
I primi treni entravano nel crepuscolo mattutino
fermandosi vicino a lei, venivano pesanti
dalla notte più fresca, fuligginosi e gocciolanti.
Le stavano attorno i facchini con
valigie e scatole, anche i turisti con gli zaini
sulle spalle, stupiti e facili di presentimenti.
Traduzione di Gio Batta Bucciol
Poesia n. 285, settembre 2013. Crocetti Editore
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