28 gennaio 2021

da “Le metamorfosi” – Ovidio

Joseph Mallord William Turner - Luce e colore (teoria di Goethe), 1843, olio su tela 78,5 x 78,5 cm, Tate Gallery, Londra.
da “Le metamorfosi” – Ovidio

Ma neppure a questi lasciò in balia l'aria
l'architetto del mondo: ancora oggi, benché le sue raffiche
ciascuno diriga in senso diverso, poco manca
che dilanino il mondo, tanta è la discordia tra fratelli.
Verso aurora si ritirò Euro, nel regno di Persiani
e Nabatei, tra le montagne esposte ai raggi del mattino;
in occidente, sulle coste intiepidite
dal sole della sera sta Zefiro; l'agghiacciante Borea
invase Scizia e settentrione; all'opposto le terre
sono sempre umide di nubi per le piogge dell'Austro.
E su tutto l'architetto pose l'etere limpido
e leggero, che nulla ha della feccia terrena.
Le cose aveva così appena spartito in confini esatti,
che le stelle, sepolte a lungo in tenebre profonde,
cominciarono a scintillare in tutto il cielo;
e perché non ci fosse luogo privo d'esseri animati,
astri e forme divine invasero le distese celesti,
le onde ospitarono senza remore il guizzare dei pesci,
la terra accolse le belve, l'aria mutevole gli uccelli.
 

 

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