22 agosto 2014

Suicidio a Greenwich Village - Gregoy Corso

La foto, scattata a New York, Greenwich Village nel 1973, è di Graham Nash

Propongo uno dei poeti che più amo e, secondo me, il più dotato della beat generation perché travalica i confini del gruppo di origine oltre ad essere l’autore più vicino al mio “sentire” la poesia: Gregory Corso.

Per questo sono sempre stato affascinato dalla sua interpretazione dell’arte poetica concepita quasi fosse uno strumento per affrontare le avversità di quella vita che Gregory Corso ha vissuto con la leggerezza interiore propria del poeta, considerandola in tutta la sua dimensione aleatoria. Elemento questo che traspare nella sua opera meravigliosa. 


Suicidio a Greenwich Village

Braccia spalancate
mani schiacciate sugli stipiti della finestra
Lei guarda giù
Pensa a Bartok, Van Gogh
E alle vignette del New Yorker
Cade

La portano via con un Daily News sulla faccia
E un negoziante getta acqua calda sul marciapiede

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