7 maggio 2015

Il canto della Silfide – Edith Sitwell, A Katherine Anne Porter

Pomona, Nicolas Fouché

Il canto della Silfide – Edith Sitwell
                                                               A Katherine Anne Porter

Non cerco la cornucopia di Cerere,
Né per lei vanamente mi struggo,

Ma la bella Pomona, figlia del giardiniere,
Dal riso simile a un’acqua di piume.

In questa calda verde penombra fiammeggiante
Una parola cade come una goccia di pioggia;

Nell’aria i canti degli uccelli sembrano
Cesti di frutta mature sospesi

Dove quei cardellini, luci calde e mature,
Beccano di soppiatto i frutti e fuggono.

Ti porto rami verdi e rugiadosi
E frutti perché ancora t’incoroni

La chioma d’oro luccicante e fiera
Finché discenda dalla cornucopia

La rugiada, e le labbra ardenti restino,
Sangue d’uccello scorra nelle vene.

Figlia ddl giardiniere, alma Pomona,
Come crespe dell’onda questi frutti

Moriranno … Tu lasciali da parte
Morbidi come la tua guancia, come

Flauti d’uccello; all’ombra deliziosa
Più dolce, ascolta la mia serenata.

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