22 luglio 2020

I fili del telegrafo, 8 – Marina Cvetaeva



Edward Hopper - Barn at Essex
I fili del telegrafo – Marina Cvetaeva

8
Paziente – come batte il pietrisco,
paziente – come si attende la morte,
paziente – come matura una notizia,
paziente – come si culla la vendette,

ti aspetterò (le dita in treccia:
così il favorito attende la Sovrana)
paziente – come si aspetta un verso,
paziente – come si torcono le mani.

Ti aspetterò (in terra – gli occhi,
denti nelle lebbra. Di sale. Selciato.)
Paziente, come si prolunga il piacere,
paziente, come si infilano le collane.

Scricchiola una slitta e stridula risponde
la porta: boato di venti siberiani.
È arrivato il rescritto imperiale:
cambio di regno, ingresso del Reggente.

E – a casa! Mai
stata,
ma – mia!

traduzione di Serena Vitale
da Marina Cvetaeva, Dopo la Russia, a cura di Serena Vitale
Corriere delle Sera - Un secolo di poesia, a cura di Nicola Crocetti

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