dipinto di Henry Asencio
Da Parola carnale – Ghiannis Ritsos
Sei tornata
ridendo dal mercato, carica
di pane,
frutta e un’infinità di fiori. Sui tuoi capelli, vedo,
ha passato
le dita il vento. Non lo amo il vento;
te lo
ripeto. E poi, che te ne fai di tanti fiori? Quali fra tutti,
tra l’altro,
ti regalò il fiorista? E magari nello specchio
del suo
negozio è rimasta la tua immagine illuminata di lato
con una
macchia blu sul mento. Non li amo i fiori. Sul tuo seno
un fiore
grande quanto un giorno intero. Siedi dunque di fronte a me;
voglio
guardare tutto solo come pieghi il ginocchio, e star lì a fumare
Finché cada
la notte misteriosa e s’alzi magnetica sul nostro letto
una luna
popolare da sabato sera, col violino, il salterio e un clarinetto.
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