6 maggio 2015

Preghiera del fariseo - Alessandro Parronchi

Pieter van Lint - Gesù e la donna colta in adulterio.
 Preghiera del fariseo - Alessandro Parronchi

Signore ti ringrazio
che mi hai fatto superbo di natura,
o almeno tale da sembrarlo quanto
basta perché gli altri mi detestino.
Non sono certo simile a colui
che sa piegarsi (per meglio sopraffare)
e davanti ai suoi simili si annulla
(per ridurli a discrezione)...
Ma non ho fede salda e per cercarti
non so far altro che guardare il cielo
come l'uomo primitivo. Ma non provo
desiderio di te né nostalgia.
Solo un senso di vuoto, che mi colma
questo cielo di Roma che sugli orti
della Lungara imporpora
traversato dai voli dei migratori
fulmini bruni a sbalzi nella sera.

Signore, chi ti cerca
che altro può fare che guardare il cielo?
Un cielo ormai corrotto
eppure ancora a tua immagine fatto
lo si pensa, e il vederlo ci rasserena.

Gli altri, il prossimo mio,
si sospingono, si urtano, si ignorano
o si cercano solo per uccidersi.
questo abisso facci risalire
a poco a poco verso la sorpresa
di scoprirsi fratelli,
per uscire dall'io piccolo, ignoto,
per svegliarsi nel caldo di un abbraccio.

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