17 agosto 2017

È un albero strano di cui non conosco il nome - Paulina Vinderman

Joachim Wtewael - il giudizio di Paride
È un albero strano di cui non conosco il nome - Paulina Vinderman

È un albero strano di cui non conosco il nome
(né il frutto).
Ha spine sulla chioma
e foglie di un verde quasi azzurro.
Di riflesso guardo verso la strada
ma sono sola, nessuno a cui chiedere.

Posso inventargli un canto: un uccello lirico
sospeso tra la foschia.
Posso anche abbracciarlo:
albero anonimo di sollievo anonimo,
questa tenerezza verso ciò che è sconosciuto
oggi sembra essere l’unica tenerezza ferma con me.
La registro nel Libro dell’Abbandono
(questa tenerezza che è tutto ciò che ho)
e vivo tramite il suo sogno d’immortalità.

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