19 agosto 2017

Queste notti - Angelo Maria Ripellino

foto di Luca Iacopini
Queste notti - Angelo Maria Ripellino

Queste notti, queste notti insonni
che non riusciranno più ad essere
così pienamente vive quando lunghi
occhi aperti nella notte, e resse
di pensieri e prostrate e funghi
velenosi, e figli e messe
per noi che si muore, ci faranno
ugualmente insonni, come si stesse
aspettando qualcosa da un quotidiano capodanno.

Queste notti, queste notti di poesia da muro
così piene di umano e lanciate nel buio
e sfrecciate per le strade piene di nessuno:
tutte queste notti come l'attuale di cui ho
un malinconico ricordo. Alle due e uno
del quattordici maggio duemiladieci
qualcosa è passato ed era così bello:
quando la poesia si mette a far le veci
della vita e c'è tutto quello che serve: il castello,
la regina, i versi, i fuochi d'artificio
e gli artificieri, i pompieri, il monello
che spacca i vetri, e una interminabile
lontanissima mattina.

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