16 febbraio 2018

La paura di Montalbano, da "Ferito a morte" – Andrea Camilleri

Filippo De Pisis - Pesce bottiglia di vino e coltello su tavolo
La paura di Montalbano – Andrea Camilleri
da Ferito a Morte

(…)
Niscenno dal commissariato gli venne improvviso quanto travolgentespinno di un piatto di pasta condita con pesto alla trapanese, pietanza che Adelina, per imperscrutabili ragioni, si rifiutava di fargli. Arrivò davanti al supermercato che le saracinesche erano abbassate a metà. Si calò, trasì, si trovò davanti il direttore, il signor Aguglia.
- Commissario, desidera?
- Volevo un barattolo di pesto alla trapanese.
- Stia qua, glielo vado a prendere io.
Le luci del supermercato erano per tre quarti astutate, nelle casse non c’era più nessuno. Tornò il direttore col barattolo.
- Ecco qua. Lo pagherà la prossima volta….
(…)
A Marinella cuocì la pasta, la scolò, la mise nel piatto, ci versò dintra tutto intero il barattolo di condimento (“per quattro persone”, c’era scritto), s’assittò al tavolo della stessa cucina, se la scialò.
Nel frigorifero trovò triglie con la salsetta di pomodoro preparate da Adelina, le quadiò, sele godé.
Dopo mangiato, lavò accuratamente i piatti per non lasciare segno del pesto alla genovese, se Adelina l’indomani se ne addunava capace che avrebbe attaccato turilla. Si fece persino scrupolo di infilare il barattolo vacante proprio in fondo al sacchetto della spazzatura. Poi s’assittò davanti alla tele visione, soddisfatto come un assassino che è certo d’aviri fatto scomparire ogni traccia del delitto.
(…)

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