16 febbraio 2018

L’egoista – Enzo Montano

L’egoista – Enzo Montano

Forza di lacrime non sgorgate
solca il viso deturpato,
lo scava come punta d’aratro.
Poi la tarda notte nera
copre le cose e i dolori,
nasconde forme e profili;
ed esalta quel che è l’effimero.

La luce del mattino
penetra la tenda
restituisce forma e nomi propri
riporta sofferenze conosciute
e cancella quello che non è più
o mai forse lo è stato.

Lui è in gabbia, solo:
il mostro non lo molla,
gli martella testa e viso,
schizzi di cervello volano lontano,
materia estranea
si secca sul selciato e muore.
Rinchiuso nella sua gabbia d’oro
con le chiavi in tasca
incapace di un pensiero in volo
non spezza le catene
e lotta forse invano,
in attesa del tuffo dello squalo.

Altro non è più!

Tutti rincorrono nuovi sogni,
fuggito via anche il sole
stanco di tanto dolore
gioca col rosa delle nuvole.

Lui è sempre lì
appagato dalle torture
non esce dalla sua prigione:
è solo lui col mostro sorridente.

Lui è l’egoista.

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