7 luglio 2020

Donna, nulla mi hai dato – Pablo Neruda



dipinto di Ivana Basevic
Donna, nulla mi hai dato – Pablo Neruda

Nulla mi hai dato e per te la mia vita
sfoglia il suo roseto di afflizioni,
perché vedi queste cose che io guardo,
le stesse terre e gli stessi cieli,

perché la sete di nervi e di vene
che sostiene il tuo essere e la tua bellezza
deve fremere al bacio puro del sole,
dello stesso sole che mi bacia.

Donna, nulla mi hai dato e tuttavia
sento attraverso il tuo essere le cose:
son felice di guardare la terra
sulla quale il tuo cuore trema e riposa.

Invano mi limitano i miei sensi
- dolci fiori che sì aprono nel vento -
perché indovino l'uccello che passa
e che bagnò d'azzurro il tuo sentimento.

Tuttavia non mi hai dato nulla.
non fioriscono per me i tuoi anni,
la cascata di rame del tuo riso
non spegnerà la sete dei miei greggi.

Ostia che non assaggiò la tua bocca fine,
amante dell'amato che ti chiamerà,
uscirò sulla strada col mio amore al braccio
come una coppa di miele per colui che amerai.

Vedi, notte stellata, canto e coppa
in cui bevi l'acqua che io bevo,
vivo nella tua vita, vivi nella mia vita,
nulla m'hai dato e tutto ti devo.

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