11 maggio 2015

Malala - Maria Antonietta D'Onofrio

Malala Yousafzay, l’attivista pachistana 17enne che ha ricevuto oggi il premio Nobel per la pace insieme a Satyarthi, è la persona più giovane ad essere insignita del Nobel nella storia di tutte le categorie del premio. Secondo il sito «nobelprize.org», infatti, Malala ha sostituito in testa alla classifica dei Nobel più giovani il premio per la Fisica Lawrence Bragg, che nel 1915 - quando ricevette questo riconoscimento - aveva 25 anni. Malala è la 46ma donna a ricevere il Nobel tra il 1901 e il 2014.
Per lei, queste le parole del Comitato per il Nobel, nella motivazione: «Nonostante la sua giovane età Malala Yousafzay ha già combattuto diversi anni per il diritto delle bambine all’istruzione ed ha mostrato con l’esempio che anche bambini e giovani possono contribuire a cambiare la loro situazione. Cosa che ha fatto nelle circostanze più pericolose». «Attraverso la sua lotta eroica è diventata una portavoce importante del diritto delle bambine all’istruzione».



Malala - Maria Antonietta D'Onofrio

La piccola donna parla al mondo
dalla finestra della sua mente
la sua voce è ferite e rinata
curata dalla sua stessa forza
alimentata dal coraggio.

La piccola donna parla al mondo
degli uomini,
di tutti i piccoli uomini che non crescono
di tutti i piccoli uomini che la chiamano
schiava, capra senza parola
corpo vuoto e inutile.
E sventolano bandiere di un dio
Che piange e loro non nvedono
A ogni colpo sulla nuca
A ogni brutale offesa

Ma un dio, chiunque sia,
è pur sempre amore.
La piccola donna parla d’amore
Non è contro dio.

La piccola donna ha le parole
giuste sotto il velo.
Ha la speranza di vincere tutte le guerre
Con una matita e un foglio.

La piccola donna parla al mondo
e la sua voce vola.
Sul confine di tutti i conflitti
sui volti di mille assassini
sui vuoti delle ideologie
sui diritti negati
sulle mani vigliacche della tortura.

La sua voce vola
Nella testa delle donne,
nei loro pensieri,
colpevoli, d’avere una voce.
 

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