10 agosto 2017

Georg Trakl - Canto serale

opera di Leonid Afremov

Georg Trakl - Canto serale

La sera, se andiamo per oscure vie,
smorte ci incontrano le nostre ombre.

Ora chi ha sete
beva le bianche acque dello stagno,
dolci i lamenti della nostra infanzia.

Morti in riposo sotto il folto sambuco
guardiamo grigi gabbiani.

Nubi primaverili coprono la città buia
che tace i tempi di monaci eletti.

Quando io presi la tua mano esile
battesti piano gli occhi rotondi:
ora è perduto.

Ma se una buia armonia penetra l’anima
appari tu bianca ai paesi autunnali del cuore.

Traduzione di Giaime Pintor

 

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