7 agosto 2017

Pablo Neruda - Ode alla pace

Pablo Picasso - Colomba della pace


Pablo Neruda - Ode alla pace

Sia pace per le aurore che verranno,‎
pace per il ponte, pace per il vino,‎
pace per le parole che mi frugano
più dentro e che dal mio sangue risalgono
legando terra e amori con l'antico
canto; e sia pace per le città all'alba
quando si sveglia il pane, pace al fiume
Mississippi, fiume delle radici:‎
e pace per la veste del fratello,‎
pace al libro come sigillo d'aria,‎
pace per il gran kolchoz di Kiev;‎
e pace per le ceneri di questi
morti, e di questi altri morti; sia pace
sopra l'oscuro ferro
di Brooklyn, sia pace al portalettere
che entra di casa in casa come il giorno,‎
pace per il regista
che grida nel megafono rivolto
ai convolvoli, pace per la mia
mano destra che brama soltanto
scrivere il nome di Rosario, pace‎
per il boliviano segreto come‎
pietra nel fondo d'uno stagno, pace
perché tu possa sposarti; e sia pace
per tutte le segherie del Bìo-Bìo,‎
sia pace per il cuore lacerato
della Spagna partigiana:‎
sia pace per il piccolo Museo
di Wyoming, dove la più dolce cosa
è un cuscino con un cuore ricamato,‎
pace per il fornaio e i suoi amori,‎
pace per la farina,‎
pace per tutto il grano
che deve nascere, pace per ogni
amore che cerca schermi di foglie,‎
pace per tutti i vivi,‎
pace per tutte le terre e per le acque.‎

E ora qui vi saluto,‎
torno alla mia casa, ai miei sogni,‎
ritorno nella Patagonia, dove
il vento fa vibrare
le stalle e spruzza ghiaccio
l'oceano. Non sono che un poeta
e vi amo tutti, e vago per il mondo
che amo: nella mia patria i minatori
conoscono le carceri e i soldati‎
danno ordini ai giudici.‎
Ma io amo anche le radici
del mio piccolo gelido paese.‎
Se dovessi morire mille volte,‎
io là vorrei morire:‎
su dovessi mille volte nascere,‎
là vorrei nascere,‎
vicino all'araucaria selvaggia,‎
al forte vento che soffia dal Sud,‎
alle campane comprate da poco.‎
Nessuno pensi a me.‎
Pensiamo a tutta la terra, battendo
dolcemente le nocche sulla tavola.‎
Io non voglio che il sangue
torni a inzuppare il pane,‎
i legumi, la musica:‎
ed io voglio che vengano con me
la ragazza, il minatore,‎
l'avvocato, il marinaio,‎
il fabbricante di bambole e che entrino
con me in un cinema e che escano a bere
con me il vino più rosso.‎

Io qui non vengo a risolvere nulla.‎

Sono venuto solo per cantare
e per farti cantare con me.‎


Traduzione di S. Quasimodo

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