Jardin
des Plantes, Parigi
In
morbidi riflessi come d’un Fragonard,
pure,
dei loro bianchi e dei loro rossi
non si
offre più di quanto ci offrirebbe
chi
dicesse della sua amica: era
molle
di sonno ancora. Se scendono nel verde
e
sostano su steli rosa, girati appena,
insieme,
in fiore, come in un’aiuola,
più
seducenti di Frine seducono
se
stessi; finché il bianco dei loro occhi
stendendo
il collo affondano nel fianco
dove il
nero e il rosso d’un frutto si nascondono.
Scorre
a un tratto uno strido d’invidia la voliera,
ma già
si stirano attoniti e migrano
uno a
uno verso l’immaginario.
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