29 novembre 2017

Aristocratica Trasgressione – Enzo Montano

Tamara de Lempicka – Andromeda, 1927/29
Aristocratica Trasgressione – Enzo Montano
(Andromeda di Tamara de Lempicka)
(…)
Non è che il mondo sia più sicuro. Solo questo –
c’è che amo il tuo sorriso.
Mary Dorcey – La veglia

Imponente come Giunone, statuaria,
nuda, ardente, sensuale ed abbagliante,
carnosa eppure astratta; prorompente
eppure pudica e forse ingenua.
Cattura il magnetismo dello sguardo,
provocante con indifferenza, l’osservatore
è incatenato al mistero del mondo impenetrabile
della seducente figlia di ninfa.  
Andromeda/Tamara
è destinata al sacrificio sull’ara dell’infelicità
e del moralismo ipocrita, è imprigionata nella
solitudine del modernismo urbano oppure
da sé stessa, donna e femmina degli anni venti.

Ammiro le donne di Tamara,
vere guerriere contro il bigottismo:
non donne dalle vesti svolazzanti,
ma libri aperti sulle gambe;
donneche non si affidano
alla sola lunghezza delle ciglia.

Ammiro Tamara de Lempicka
Non solo per le opere bellissime,
ma per la sua vita al massimo,
per le sue tante amanti  e per il rifiuto
al grande vate: “l’orribile nano in uniforme”.

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