Édouard
Manet - Natura morta con pesci e ostriche, olio su tela, 1864 , misura
73,5 x 92 cm, Art Institute (Anne Swan Coburn) di Chicago
da Nel giardino del diavolo - Stewart Lee AllenIl cibo più spudoratamente omosessuale è comunque il pesce d’acqua dolce. Sembra che il dio egizio Osiride abbia perso il pene durante una di quelle cosmiche battaglie dei suoi tempi.
Egli cadde infatti nel Nilo e il suo attributo fu immediatamente inghiottito da un pesce chiamato oxyrhynchus (una varietà di razza). Il patriarcato eterosessuale trovò quest’atto talmente abominevole che l’immagine del pesce fu adottata, nei geroglifici, a simbolo della ripugnanza. Essi incoraggiarono la mattanza di questo pesce, usandolo come vittima sacrificale nelle cerimonie religiose, accompagnando il sacrificio con la formula: “Horus (Osiride) di Edfu trionfa su tutti i mali”.
Ancora oggi, nella vicina Somalia, l’espressione “Non parlare con quella bocca che ha mangiato pesce” viene rivolta a qualcuno di sessualmente ambiguo e bugiardo. Perfino le
cosiddette culture moderne considerano il pesce un alimento più femminile della carne.
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