19 luglio 2019

Angela Gotelli

Angela Gotelli
Angela Gotelli 
nasce a San Quirico, frazione di Albareto, in provincia di Parma, il 28 febbraio 1905.
Frequenta il liceo a La Spezia e qui si avvicina al movimento femminile cattolico, e successivamente si iscrive all'Università di Genova, dove frequenta la facoltà di lettere e filosofia. Nel periodo universitario inizia a frequentare la Federazione universitaria cattolica italiana (FUCI), dove collaborò a iniziative culturali e formative insieme con altre attiviste e di cui ricopre il ruolo di Presidente nazionale delle universitarie dal 1929 al 1933. Nel 1930 è vicepresidente del Movimento laureati cattolici.
Con lo scoppio del conflitto rientra a La Spezia, dove frequenta un corso da crocerossina nell'ospedale cittadino: presta servizio a Brindisi per poi rientrare a La Spezia dove offre accoglienza e sostegno ai perseguitati politici, durante i bombardamenti che colpirono la città. Dopo l'armistizio assiste in montagna i malati, gli sfollati e i feriti della zona, accompagnandoli presso campi profughi e centri di soccorso. Attiva nella Resistenza, è ricordata ancora oggi per il coraggio dimostrato nel 1944, quando tratta lo scambio di ostaggi civili contro prigionieri tedeschi nel bosco di Montegroppo, evitando così gravi rappresaglie in diversi centri emiliani e liguri.
Nel luglio 1943 partecipa alle riunioni camaldolesi del Movimento dei laureati cattolici (volte alla stesura del Codice di Camaldoli, il documento programmatico della futura DC) ed è parte attiva nel CLNAI (Comitato di liberazione Nazionale Alta Italia). Avrà un ruolo attivo nella costituzione della Democrazia Cristiana, collaborando con Giuseppe Lazzati, Giorgio La Pira, Amintore Fanfani e Aldo Moro.
Al referendum istituzionale si schiera per la Repubblica. Nel 1946 è eletta all'Assemblea Costituente con la DC nella circoscrizione ligure (Genova - Imperia - La Spezia - Savona), dove avrà un ruolo attivo a fianco di Giorgio La Pira e Giuseppe Dossetti.
Il 6 febbraio 1947 entra a far parte della Commissione dei 75, in sostituzione di Carmelo Caristia, insieme a Maria Agamben Federici, Lina Merlin, Teresa Noce, Nilde Iotti e Ottavia Penna Buscemi, (che il 24 luglio rassegnerà le dimissioni, sostituita con Gennaro Patricolo). Insieme a Nilde Iotti entra inoltre a far parte alla prima sottocommissione per i diritti e i doveri dei cittadini.
L’esperienza all’Assemblea Costituente sarà il primo passo di una luminosa carriera politica, tanto a livello nazionale quanto locale: dal 1951 al 1958 è infatti sindaco di Albareto, dove contribuisce a un miglioramento delle condizioni in termini di qualità di scuole e trasporti. Tra il 1958 e il 1960 è Sottosegretario alla sanità e al lavoro. Nel 1973 si ritira a vita privata per motivi di salute. Muore ad Albareto il 21 novembre 1996.

fonte ilviggiodellacostituzione

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