Le cinque direzioni - Victor Montejo
Canteranno i galli a voce alta
al sorgere dell’alba
all’oriente del paese.
Lì si leverà il sole ridente
con il frastuono degli uccelli canterini
e ci saranno scintille luminose
nel cono dei vulcani lontani.
Camminerà il sole, lentamente,
da oriente a occidente
illuminando allo stesso modo
da nord a sud
sebbene con maggior chiarore al centro
che è l’ombelico del mondo.
Queste sono le cinque direzioni
secondo gli astronomi maya:
Il rosso dell’alba del giorno (oriente),
il nero della sera agonizzante (occidente),
il bianco del gelido nord
il giallo potere del sud
e al centro del mondo
il verdeazzurro intenso
del tropico.
È bello vedere il mondo
con le sue cinque direzioni
attraverso il prisma maya.
Potranno impararlo gli occidentali
che vedono il mondo solo in bianco e nero:
Oriente e Occidente?
Cosa importa agli uccelli
dal canto melodioso
della corse alle armi
fra Oriente e Occidente?
Cosa sanno i cervi che spiccano salti,
simboli della buona sorte,
degli odi diplomatici
tra Oriente e Occidente?
Cosa sanno i neonati
dei missili e delle testate nucleari
la criminale Star War
tra Oriente e Occidente?
Io credo all’uccello di luce
nel centro dell’America
che saluta il magnifico sorgere del giorno
ad oriente
e che sa accomiatarsi nella sera buia
dell’occidente.
Credo all’uccello di luce del tropico
che insegue il suo ponte migratorio
da nord a sud,
e poi, da sud a nord
quando arriva il freddo
a mordere
con i suoi gelidi artigli bianchi.
Credo oggi, più che mai,
nei cinque colori sacri
che governano le direzioni del mondo
come lo crederono gli antichi Maya.
Quando impareremo, così, a vedere il mondo
come esseri umani e fratelli,
scopriremo che la vita è molto bella
come un fiore dischiuso
che non sboccerà una seconda volta.
Traduzione Raffaella Marzano
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