25 novembre 2016

Cambiamento d’itinerario - Ghiannis Ritsos



Cambiamento d’itinerario - Ghiannis Ritsos

Pensava di passare dall’altra parte; teneva già tra le dita
l’obolo di bronzo; la mano però la teneva nascosta
nella tasca sinistra dei calzoni – (non gli andava proprio di
sembrare
un esibizionista della morte – come tanti e tanti).
L’inverno
era arrivato in pieno. I monti di fronte già innevati.
Alle navi fu vietato salpare per due giorni. Pure
di tanto in tanto compariva il sole; gli ulivi si facevano il
Segno della croce;
una donna sola passò nel vento giú sul lungomare;
la veste le si appiccica sul corpo. E lui, la mano in tasca,
lasciò la moneta calda e si strinse il fallo. Ehi – gridò –
ehi, miserabile, infame, porca vita, che buon profumo
di salsedine, alloro, sperma e fica ha il bordello del mondo.

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