13 agosto 2017

Chicchi di melagrana - Dunya Mikhail

Lorenzo Lippi - Allegoria della Simulazione
Chicchi di melagrana - Dunya Mikhail

Da tempo siamo rinchiusi in questa melagrana.
Invano ci spingiamo e diamo testate contro la superficie
nella speranza che un foro ci si apra davanti
per incontrare l’aria anche solo una volta
le nostre perdite aumentano ogni giorno
alcuni chicchi hanno pagato la libertà con il succo
mentre si aprivano una strada tra i solchi
(è il loro sangue e non semplice succo di melagrana
come credono alcuni bevitori di passaggio)
Fratelli chicchi – li ho apostrofati – le crepe apparse
sulla superficie sono la prova dell’esistenza di una stretta
che minaccia il nostro destino e spreme le nostre speranze.
Cosa proponete di fare per liberarci?
– Stringiamoci gli uni agli altri
– Soffocheremo
– Chiediamo aiuto a una forza superiore
– Non sentirà i nostri richiami, coperti da questa buccia spessa
– Aspettiamo un liberatore
– Marciremo prima che qualcuno pensi a noi
– Allora disponiamoci in cerchi simili ai fori impossibili
Prima che i cerchi fossero completi,
un foro cominciò ad aprirsi da solo.
Stavamo per metterci a ballare dalla gioia,
quando un verme sporse la testa
in mezzo a chicchi atterriti,
poi la melagrana cominciò a tremare
e una grande fenditura apparve sulla superficie.
Alcuni chicchi rabbrividirono nella stretta umana,
altri si lasciarono cadere.
Io sono ancora aggrappata al vuoto
con il verme che sta in agguato.

Traduzione di Elena Chiti
Poesia n. 309 Novembre 2015. Crocetti Editore

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