6 agosto 2017

Le paludi dell’Alzheimer - Rati Saxena

Kirsten Stewart e Julianne Moore in Still Alice

Le paludi dell’Alzheimer - Rati Saxena

1.
I suoi piedi tremanti avanzano piano in avanti
nel futuro,
scivolano improvvisamente, lei cade
nel passato, comincia
a ridacchiare. Guarda! Gli alberi,
mi stanno parlando,
e comincia a chiacchierare
con i rami, le foglie
di un Neem.
Nel cortile del nonno.
La tiro giù con forza
dalle altezze degli alberi di cocco
e lei si irrita,
cerca parole,
la soffitta del prozio,
dove ricerca
indirizzi scritti con inchiostro
da tempo cancellato.
La richiamo a sé
e lei diventa sempre
più una bimba,
madre nelle paludi
dell’Alzheimer.
  
2.
È il mio turno,
le pettinerò i capelli,
mi stai tirando i miei,
metto più olio.

Le dita a rastrello
tra i suoi sottili capelli grigi
la figlia pensa
alla bimba
cresciuta e la vecchia madre
diventata una bimba.

3.
In questi giorni è sconvolta
da sfrenate memorie,
ciò che adesso accade
è spazzato via,
una folla di memorie
si precipitano all’indietro.

Lei dimentica
il significato di concetti,
forza la sua via
in storie, a volte
dormendo, a volte nascondendosi
nella dispensa in cucina.

4.
Dopo aver bagnato il letto
cerca di nascondere il tutto
con un cuscino,
lo ispeziona e sorride
come un germoglio in fiore,
e anche dopo una sgridata
agli angoli delle sue labbra
ondeggia una certa furbata.

O, è questa mia madre
o una bimba negligente?

5.
In questi giorni
tutti le parlano,
ogni sedia, tavolo, scatola,
vanno nella sua stanza,
cani, leoni, e leopardi,
senza paura
lei gioca con le mosche,
danze con  le formiche,
madre,  amica
per tutti coloro
che non possono essere visti
da noi, gli intelligenti.

Come un aquilone
che scivola dalle mani,
va alla deriva la madre
attraverso le paludi dell’Alzheimer.
 

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