7 agosto 2017

Viene natale alla piana delle vipere – James Welch

Andrew Wyeth - North Light

Viene natale alla piana delle vipere – James Welch

Natale viene così: uomini saggi
senza fretta, candele comprate a credito (basso il prezzo
dei vitelli) guerrieri faccia in giù nel sonno del vino.
I venti ingannano per trar calore dal fumo.

Amici siedono in baracche rattoppate, guardano oltre
le finestre di plastica, aspettando provviste.
Charlie Blackbird, a venti miglia da chiesa
e bar, pugnala il suo fuoco con la pietrina.

Quando gli ubriachi prosciugano i radiatori per amore
o bisogno, i capi mangiano neve e parlano di cambiamenti,
con la voglia di ridere che gli martella i fianchi.
Gli alci scherzano sugli altipiani.

La Stregona, pipa di terracotta e tabacco da masticare,
chiama per nome ogni bufera e predice
le cinque sputando nel televisore.
I bambini le si fanno addosso per chiedere una storia.

Qualcosa sull’onore e la passione,
guerrieri di ritorno con carni e canti,
una speciale stella della sera rapida visione di nascita,
Blackbird si prepara il fuoco. Fuori, un rapido
trentacinque sotto.

Traduzione di Gianni Menarini

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