GIacomo Balla Espansione dinamica + velocità 1913
Lirica - Antoni Słonimski
Lo so, andrò a piedi dalla
stazione,
Anche se di sera era buio.
Difficile perdersi, seguirò i
binari del treno
Lasciando le due acacie a
sinistra.
L’odore del tabacco in fiore,
Il concime equino che profuma
di miele
E lontano il fischio della
vaporiera
Lungo, mesto, che si spegne
pian piano.
Così come altre volte ho già
sognato,
Riconoscerò la tua voce che
chiederà: “Chi è?”
E mi prenderanno alla gola
Del ritorno la paura e la
felicità.
“Chi è là?” – chiederai. Dirò:
“Io – Antonio,
Sono qua.” Ancora un passo,
mezzo passo.
E la mano tremante sentirò
sulla tempia
E il battito del cuore
nell’oscurità.
“Non pensavo di spaventarti
così!
Non accendere la luce,
restiamo al buio.
Perché guardarci negli occhi
non più nostri,
Se i cuori battono come nella
giovinezza?”
“Perché sei tornato? Qui va
male.” “Lo sapevo,
Ma per me conforto non c’era
più,
Ho lasciato qui tutto ciò che
avevo,
I nostri comuni sogni di
gioventù.
1945
Trad. Paolo Statuti
Trad. Paolo Statuti
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