Umberto Boccioni - Ciclista, 1913
I ciclisti – Ewa LipskaSempre più leggeri. Asceti fatti d’alluminio. Vegetariani.
Sempre
più rassomiglianti a riso soffiato.
Un
gruppo compatto, solidale d’atleti nell’aria magnanima.
La
trama di uno scritto pubblicistico a una curva morta.
Stavamo
forse andando troppo veloci?
Siamo
passati vicino a paesini infettati d’amnesia.
Bambini
stavano dilapidando sui campi ore.
Andavano
alla deriva su di noi frivoli aquiloni.
Noi
ormai vedevamo solo clessidre di compagni di scuola.
Chi
supponeva che i circoli delle biciclette sono viziosi?
Il
santo patrono dei ciclisti san Velocipede
già
per la terza volta sta ripetendo questa stessa frase.
Trad.
Marco Bruno
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