4 giugno 2015

Cinema Colosseo - Enzo Montano


Cinema Colosseo - Enzo Montano

Da piccoli le grandezze sono più grandi
ed il ricordo lontano dilata i confini del vero,
l'insegna rossa sull'ingresso segnava l'accesso al tempio.
Biglietteria e settanta lire raccolte sempre con fatica,
luci sfavillanti, tende pesanti di velluto rosso,
la maschera severa con la torcia ed il tono perentorio,
pavimento inclinato e poltroncina che spmigliava a un trono;
finalmente dentro la magia illuminata dai volti accigliati degli dei,
materializzata dal fascio azzurro elettrico a piramide.
Voci tonanti addensavano l'aria assieme al fumo,
io mi perdevo tra le spire e nella trame,
e tra le volute delle possibilità infinite a quell'età.

Ercole Steve Reves con gli Argonauti e Atalanta
alla ricerca del prezioso vello conteso,
le amazzoni l'Idra il cinghiale Cerbero,
fatiche portentose tra montagne colorate e oceani azzurri,
fu il mio primo incontro con la mitologia complicata
e poi... le gambe bianche della Koscina.

Ursus Ed Fury catene spezzate colonne doriche divelte,
soprusi e ingiustizie di tiranni sanguinari,
tranelli di giganti nella terra del fuoco,
Claudia Mori la cattiva ma bellezza conturbante;
io ero lì con i guerrieri impavidi contro il male
poi, all'uscita, ubriaco di vittoria e onori leggero camminavo.

Yul Brinner Eli Wallach Steve Mc Queen Chrles Bronson
cavalieri indomiti tra i deserti rossi del west,
sette pistoleri contro un esercito di banditi per i contadini di Ixcatlan,
musica travolgente e trionfo della giustizia
ancora non sapevo dei sette smurai di Kurosawa,
"Anche questa volta abbiamo perso... I veri vincitori sono i contadini, soltanto loro"

Totò il più grande, il principe De Curtis
ironia sarcasmo e doppi sensi raffinati mai un eccesso,
eclettismo dell'artista senza concessione alla volgarità,
hai fatto diventare aristocratica persino la miseria,
pochi fotogrammi per irridere la politica supponente:
onorevole Trombetta kappao e poi
votantonio votantonio latrippa!

Medea Giasone Maria Callas e Claudio Gentile
Pasolini dietro la cinepresa ad inventare atmosfere
nella complessità del mito tragico di Euripide
nel sessantanove con Medea e i suoi alter ego
Pasolini dispensava il Cinema raffinato,
e la realtà italiana con il boom comincia a uccidere i suoi figli.

Intervallo
“una gazzosa e quattro mentine ventilire”
…. ad averle!
Mi limitavo a seguire con lo sguardo
l'omino con la cassetta di legno e le bottigliette bianche
si allontanavano mentre rivivevo le storie appena viste,

Fine e titoli di coda rompevano l'incanto,
la mente andava ai tre prologhi visti
si elaborava il piano complicato per le prossime
settantalire del piccolo biglietto rosso
per viaggiare con gli eroi.

Poi la televisione a tappe forzate ha occupato la giornata,
bandita ogni capacità di fare capriole sulle carezze del vento;
… il cinema Colosseo esiste ancora ma la sua insegna
è malinconicamente spenta!

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